venerdì 21 settembre 2012

ho deciso di smettere


grasse risate. 
no davvero, seriamente. si per 3 giorni. direi almeno fino a capodanno. dai, sono almeno 3 mesi buoni, voglio darmi una ripulita. perchè? perchè no? mi voglio fare degli esami. non posso voler fare semplicemente una pausa?

venerdì 24 agosto 2012

ho preso un'altra multa in metro. in ogni modo non ho davvero soldi, alla fine se avessi pagato l'abbonamento di agosto avrei speso meno.  in questo momento la mia vita mi sembra uno di quei film un po' disperati che la gente guarda e poi si sente meglio, o si sente solidale alla protagonista che gli fa tenerezza.. lavoro pure in un callcenter, non so cosa potrebbe avvicinarsi di più, forse rubare in un supermercato, ma ultimamente non vado neanche più al supermercato.

giovedì 23 agosto 2012

i pezzi

buba è tornato a stare da me dopo aver passato 3 settiane in italia nelle quali io ho cominciato a lavorare e mi sono presa male un par di volte perchè mi mancava e altri cazzi. è un periodo che non ho mai fame e mi sento sempre debole, anche per via del nuovo ritmo di 40 ore in un call center. la presabbene è che il week end ce l'ho sempre libero e il posto è abbastanza rilassato.. comunque ci siamo messi insieme alla fine e abbiamo festeggiato il nostro giorniversario scazzando di brutto a partire da lui che torna a casa sbronzo buttandomi dal letto alle 3 di notte e fregandosene del fatto che il giorno dopo lavoravo, perchè voleva fumare l'oppio insieme a due suoi colleghi messi peggio di lui. uno di questi aveva dei rivoli di sudore che gli scendevano dalle tempie e ha passato tutto il tempo a vomitare e a prendere a pugni l'acqua del cesso. 
io di mio ci ho messo un bel lapsus freudiano avendo chiamato buba marco, come il mio ex, cosa che l'ha mandato in bestia e l'ha fatto prendere così male che quel droghereccio intervallo notturno è finito in merda e oltre a non dormire un cazzo mi sono anche presa gli insulti. bella la vita di coppia eh u.u

martedì 14 agosto 2012

roba che ho trovato risalente al 27.08.10

cioè quando sono arrivata qua, naturalmente lasciata a metà.


me ne andai a berlino con una valigia e la testa piena di idee. principalmente volevo imparare il tedesco per trovare un buon lavoro. nella mia zona se non avevi esperienza ti salvava solo il tedesco. come caspita facevo ad avere esperienza se nessuno voleva farmi fare esperienza? conoscevo di vista una ragazza di un anno più piccola di me nella mia città e lei si era trasferita in germania da un sei mesi circa quindi mi misi in contatto con lei e praticamente mi fiondai nella sua vita chiedendogli aiuto per i primi tempi. poi venne fuori che aveva bisogno di una coinquilina perchè aveva perso il lavoro e non ce la faceva con l'affitto quindi cominciammo a convivere. la casa era un monolocale alla periferia della città. l'affitto era bassissimo, 170 euro comprese le spese, gas, luce, tutto. arrivata mi misi a dormire sul pavimento. il giorno dopo andai subito a comprarmi una sim card tedesca per il telefono. non so perchè avessi questa fissa per avere un numero tedesco, probabilmente era un retaggio di quando cercavo lavoro a londra. comunque la prima cosa che feci fu comprarmi la sim per il telefono, ancora prima del letto. dal momento che ci eravamo svegliate a mezzogiorno il resto della giornata lo passammo camminando in cerca di un negozio di mobili usati per trovarmi un letto. purtroppo quel negozio chiudeva alle sei quindi andammo al pub a farci una birra. non proprio l'ideale per due tipe senza soldi ma va detto che qua a staaken che è alla periferia di spandau che è alla periferia di berlino la birra costa pochissimo, come il nostro affitto. il giorno dopo ci svegliammo alle sette di mattina, cosa che non facevo penso da tre mesi buoni, per andare a scuola. la scuola era nella parte vecchia di spandau. quando arrivammo le luci erano ancora spente e non c'era nessuno. la maestra mi disse che dovevo ritornare per fare un test in modo che mi assegnassero al corso giusto. quindi girai i tacchi e me ne andai a esplorare i dintorni. non c'era niente da esplorare, non volevo spendere soldi ed era prestissimo quindi me ne tornai a casa a dormire. all'una andai a prendere charlie, la tizia della casa e andammo di nuovo alla ricerca del letto. il materasso lo trovammo in un negozio dell'usato a 20 euro. non era nelle migliori condizioni ma comunque era economico. il trasporto costava 25 euro quindi lo prendemmo e cercammo di portarlo a mano fino a casa che distava circa un kilometro e mezzo. inutile dire che pesava troppo. ci fermammo a una pensilina dell'autobus e andai a cercare un carrello della spesa dove caricammo il materasso tutto arrotolato. la gente ci guardava male.. per il resto del letto facemmo lo stesso. all'ikea ci vendettero la rete tutta montata e in una scatolina piccola e lunga due metri l'altra roba. questa volta caricammo tutto sull'autobus ma dovemmo aspettarne uno che fosse d'accordo col nostro trasloco intelligente. montammo tutto, spostammo i mobili per rendere tutto simile a una casa e poi pulimmo. soddisfatte andammo al pub a farci una birra. il giorno dopo mi rasai i capelli a zero di lato e uscimmo per cercare un lavoro verso le due. girammo alla rinfusa per staaken e lo stesso senza criterio per spandau. nessuno ci prese sul serio perchè non parlavamo una parola di tedesco. allora tornammo a casa e io mi misi a dormire perchè era tutto il giorno che mi sentivo strana. quando mi svegliai andammo al pub a farci una birra. il giorno dopo decidemmo di svegliarci presto e andammo a cercare lavoro in centro: stesso risultato con l'aggiunta che ci beccammo un sacco di acqua perchè piovve a dirotto tutto il tempo. smise solo quando decidemmo di rinunciare e tornarcene a casa. a quel punto si che il sole si mise a slendere per bene. berlino non era esattamente come me l'aspettavo io: un crogiuolo di razze e gente che si faceva capire in inglese, giovani di tutte le specie che se la godevano allegramente spendendo il tempo artisteggiando e drogandosi in compagnia. la berlino che vedevo era quella della periferia senza infamia ne lode, senza originalità nè anima: poteva essere una città qualsiasi, anzi una città dell'unione sovietica! al pub la sera si riunivano tutti i tipi strambi del quartiere, noi incluse. bevevamo e parlavamo a mozzichi e bocconi con quelli del bancone e vari clienti che passavano. charlie li conosceva quasi tutti, a quanto mi diceva la metà se li era fatti. non che a me desse fastidio.. 


spandau era la classica periferia dove impazzava la crisi, non erano più i tempi d'oro in cui senza arte ne parte riuscivi comunque ad arrangiarti e trovare un lavoro, niente amici di amici che ti trovavano un lavoro, niente incontri fortunati con connazionali che avevano appena aperto un ristorante, niente di niente, la gente non aveva più mezzi, c'erano solo poveracci che cercavano di sbarcare il lunario, principalmente aprendo chioschetti che vendevano wurstel e caffè.. ma che comunque rimanevano sempre vuoti

venerdì 10 agosto 2012

alla fine


alla fine io e lui ci siamo presi bene, è un tipo un sacco dolce e anche il sesso funziona. mi fa un sacco ridere e la cosa che mi piace di più è che mi prende sempre in giro quindi con lui è sempre un gioco, una zuffa, una sfida divertente... mi sembra che mi voglia bene, ci mette attenzione..
chiaramente una settimana dopo dovevo partire e quindi sono partita.
poi è partito lui.
e stare sola adesso mi ha fatto capire tante cose. quello che abbiamo adesso è quanto di più prezioso ci sia in una relazione: quando le cose cominciano, quando è ancora tutto bello e non vediamo l'ora di stare uno con l'altro, di stare appiccicati, di fare le cose, insieme, prima che tutto cominci a marcire piano piano, per colpa mia, tua, di tutti e due, poco conta, qualcuno o qualcosa comincierà ad andare storto, ma non ora. ora siamo innamorati e solo questo conta.
ho aspettato questo momento per tanto e adesso credo di essere riuscita a ricominciare con qualcuno, di vedere qualcosa in lui che mi fa venire voglia di impegnarmi a far funzionare le cose, di rendere tutto bellissimo senza paranoie e sgravate, semplicemente con l'intento di prendere il meglio da questo pezzetto di vita che passiamo insieme.

giovedì 9 agosto 2012

bad trip


ciao tere
sta volta ho bisogno di scriverti io un bel flusso di coscienza e infatti ti chiedo scusa già dall'inizio per quel che leggerai ma credo che solo te mi puoi capire, o comunque non giudicarmi male perchè sto cercando aiuto per uscire da sto viaggio in cui sono rimasta mezza incastrata senza manco rendermene conto. credo che sia stato uno di quei punti in cui ti devi fermare un attimo, il tuo errore x, la giornata in cui le cose sono cambiate, insomma ristabilire un po' il tuo giudizio delle cose perchè così stanno andando nella direzione sbagliata. e voglio lasciare una traccia a me cosciente se mai ci ritornerò per dirmi di piantarla con quello che non conosci e di stare attenta che le cose vanno male molto facilmente senza che te ne renda conto.e poi non riesci più manco a parlare. 
ilaria piantatela con le droghe che quel che hai passato sta sera anche se non te lo ricordi non è stato piacevole. hai perso l'io, le tue ultime certezze, le cose di cui eri più sicura, puf, dimenticate, come se non fossero nulla.
non vedevi più i tuoi confini. il tutto si mischiava, la materia, il sonno con la veglia, diventavano un disegno colorato nel tuo cervello che vedevi dall'interno. figure geometriche ripetute e colori contrastanti erano ciò che vedevi quando chiudevi gli occhi e non trovavi pace perchè tutti dormivano intorno a te e non aevi più certezze da nessuna parte. boh, spero che questa storia mi metta in guardia un po'. non ho mai detto nella mia vita 'adesso smetto con sta cosa' se non ne ero veramente sicura. e in questo viaggio l'ho detto. mi chiedevano come stavo e riuscivo a rispondere solo che ero fuori dal mio cervello, fuori dalla mia capacità di ragionare, in un punto imprecisato del cielo azzurro, sopra la mia testa, o sopra di noi che stavamo parlando. la cosa paurosa è non avere più punti di riferimento, persone, abitudini, niente. tutti dormono e non puoi chiedere aiuto. non sai manco che aiuto chiedere e a chi. quel che ho ripetuto a luca è stato 'stai con me, aiutami, non riesco a svegliarmi da sto sogno, rimani con me' 
mado ogni tanto mi tornano in mente dei pezzi, di me che perdevo il contorno di me stessa, e poi cercavo di riacchiapparmi facendo leva sui miei istinti. e il primo è stato cercare casa, poi il caldo, poi il cibo, poi lavarmi. mi sono dovuta lavare ttta, addosso, i capelli, mi son tolta il piercing che mi stava uccidendo. mi tornano in mente pezzi brutti di luca che mi voleva scopare e anche col ciclo abbiamo dovuto scopare nella vasca tutti sporchi e c'era un odore orribile e io fissavo il lavandino a cui mi reggevo con le mani sporche di sangue ed era candido come le pareti e la stanza intorno a me e poi vedevo le mie gambe e le sue dietro di me che mi prendeva e cercavo di immaginarmi cosa poteva vedere lui da fargli venire voglia di scopare in quella situazione che era quasi una violenza. l'atmosfera era negativa e non mi sentivo bene perchè io non volevo scopare col ciclo perchè mi sentivo sporca e l'unica cosa che sentivo era di lavarmi via tutta la sporcizia ma lui stava la a vedere tutte le mie cose intime e le funzioni di essere umano che sono private e ognuno deve custodirle e curarle con amor proprio e riservatezza. 
e mi è venuta in mente una cosa: quando la persona che hai scelto per starti accanto fa una scelta tu valuti la scelta se giusta o meno e poi valuti di nuovo tutto il contesto della persona come la conosci, con la sua storia ecc più la nuova scelta e giudichi se è ancora il caso che quella persona sia quella persona o no.
perdere la ragione è davvero strano e ancora di più accorgersi che sta succedendo, accorgersi che la normalità va avanti e poi non esserne subito al riguardo sicuri. vedere le facce deformate della gente e chiedersi se realmente sono così. l'incubo nasce quando ti rendi conto di non riuscire a riconoscere il viaggio dalla realtà, l'allucinazione dalla norma alla quale sei abituata. come si torna indietro? dov'è il tasto reset?, come faccio a far tornare tutto com'era prima? e farsi venire in mente che magari non tornerà mai tutto come prima non è una buona idea. è li che ho visto per due volte concretizzarsi il pensiero di farla finita con quel trip con l'unico modo sicuro, cioè farsi fuori. e meno male che mi era rimasto anche un briciolo di istinto di sopravvivenza quando mi è venuto in mente di prendermi i sonniferi per iuscire a dormire, quanti? tutti? magari dovevo lasciare un messaggio, se poi finivo male, di cosa avevo preso, ma non mi avrebbero mai trovato in tempo perchè tutti dormivano e allora di nuovo presa male perchè tutti dormivano mentre io stavo così male e di nuovo istinto di ranquillizzarsi, devo dire che alla fine sono riuscita a non ammazzarmi ne a prendere nulla a parte cibo/acqua fino ad adesso che son le 17 di domenica. è stato pauroso, non so bene adesso quantificare quanto ma è per questo che scrivo adesso con gli ultimi barlumi (spero) di effetto.. almeno adesso sono addirittura in grado di scrivere. la testimonianza è non prenderne più. la me stessa del viaggio ha detto a tere di dire alla me stessa reale di non prenderne più. che può finire male senza rendersene conto. puoi perdere i confini della realtà e non sapere più non come, ma SE sarai in grado di ritrovarli

martedì 5 giugno 2012

dov'ero rimasta?

sono tornata dunque a berlino, e berlino mi ha accolto con un festone di due giorni. al sysiphos precisamente, un micro-villaggio vicino ad un vagenplatz, riconvertito in club, come una specie di parcogiochi per drogarsi, con tanto di laghetto e spiaggetta. il complesso era acchittato da paura, con pezzi di camion e altre cose recuperate dalla discarica, il tetto al piano di sopra non esisteva e dietro alla console del sound techno c'erano due bambocci di cartapesta alti 4 metri che facevano strippare, muovendo le loro lunghe braccia meccaniche. nell'edificio principale c'era anche un sound elettro e uscendo uno minimal, decorati a mo' di casetta-in-canadà, con ombrelli e fiorellini. in un annesso fuori si trovava invece la zona chill-out con vicino il bar e un chioschetto per il cibo, di modo da aver la possibilità di rimanere dietro quella palizzata tre giorni a sfattonare. io c'ero andata per farmi una festa con antonia, la mia coinquilina deutsch, e anche perchè tutti quelli che conoscevo avevano il week-end pacco e pensavo che sarebbe stata una noia per via della musica moscia, ma l'ambiente e la stupenda giornata di sole ravvivavano davvero tutto. pensa che paradiso starsene a sfattonare in triptamina in pieno sole, con la musica su una spiaggetta vicino ad un lago. meraviglioso. dopo un po' ho cominciato a notare gli italiani sul posto, che non sembravano affatto italiani, tutti biondi-e-occhi-azzurri o deutsch-somiglianti. fatto sta che parte il bottone e conosco un gruppo di tipi veramente spassosi con cui ci spostiamo da una parte all'altra del circondario fino ad approdare con una coperta trovata lì per terra, ad un angolo all'ombra di piante di bambù dove cominciamo a sparare cazzate a raffica, il tutto aiutato dalle mie visioni triptaminiche per le quali poco prima avevo creduto che l'acqua sparata da un tubo per non far cuocere la gente al sole, fosse in realtà spruzzata da un aereo che passava in quel momento. comunque mi sono divertita davvero con loro e, complice una raglia di speed nel cesso, ho limonato con un tipo biondissimo, per questo ribattezzato subito 'solero'. in questa occasione ho anche preso la prima pastiglia della mia vita, gentilmente offerta dalla sorella di antonia, con la quale ho condiviso artificiali momenti di paradiso.

martedì 15 maggio 2012

grosseto city

per la prima volta mi sono sentita in vacanza e tutto è stato bello. l'idea di tornare si è insinuata automaticamente tra i miei pensieri che invece hanno cercato per tutto il tempo di contrastarla. 
sono andata a correre il primo giorno e l'aria era tiepida e profumava di grano. il cielo verde acqua, mai visto un cielo così. di sera il venticello era dolce, di giorno il caldo colava su tutto e il sole bruciava afoso. tutto aveva un'aria vagamente coloniale durante i miei giri in bici senza meta. mamma si era presa le ferie ed è stata un sacco con me. sono andata al mare e a pattinare, sono stata al bar di paese ed altre cose che si fanno solo in vacanza. 
poi ho perso l'aereo. 
poi ho preso il successivo 
e la vacanza è finita.

domenica 6 maggio 2012

attenzione: pensieri che non c'entrano un cazzo

io non sono una a cui piace prendersi una birra tre-quattro sere a settimana in un'uscita tra amici, non posso permettermelo. figuriamoci un'ubriacatura come si deve in un locale. 
diciamo che sono rimasta alle sbronze stile scuola superiore: discount + superalcol + coca/fanta/similari = delirio. adesso per esempio me ne servirebbe una. ho bisogno di stare fuori completamente, di non capire più niente, di fare stronzate e magari anche pentirmene, chiedere scusa, fare qualsiasi cazzo di cosa, basta con questa calma piatta diosanto. voglio l'infermo e il paradiso, e invece sono confinata in questa merda di limbo fangoso. 

la storia con cecile mi sta asciugando. a dire il vero mi diverto con lei solo quando andiamo al bar a bere. e non ho più soldi per bere.
sei noiosa se non bevo. non parliamo di niente, non hai mai uno straccio di problema. o se ne hai non me ne parli. ti va sempre tutto bene tra il lavoro, il tuo appartamento e gli amici che non hai. sicuramente anche la storia della lingua è una barriera, mi dispiace di tirarti tutta sta merda addosso, magari è anche colpa mia, alla fine forse è meglio essere positivi, magari è anche colpa cazzo mia ma mi pare tutta una pantomima.. non c'è proprio movimento anche se la storia è all'inizio. la cosa più divertente che abbiamo fatto è stata andare al mercato e cucinarci qualcosa. 
mi piace la tua pelle liscia e che sei piccola come una palletta, certo. fico il fatto che parliamo in tedesco, innegabile. ma non basta per scopare. proprio no. non scatta un cazzo.

sto avendo una crisi proprio adesso mentre scrivo. mi piace stare male da piangere perchè penso a tante cose, riesco a prendere delle decisioni. è un punto di rottura quando la tensione diventa troppo forte.

e poi mi sembra di starci sempre per la gente quando ha bisogno di me ma quando io sto di merda non so proprio come chiedere aiuto e alla fine mi comporto come se niente fosse e continuo come se niente fosse.

checcarina la mia coinquilina mi ha offerto vino, sigarette e una faccia sorridente con cui parlare!

mi sento dottor jeckyl e mister merda
sento l'ansia e la calma mischiarsi nel mio cervello come due liquidi di diverso colore.

vado a fare la valigia va, domani vado in italia

venerdì 20 aprile 2012

vecchie amicizie

-would you like a cup of tea?
-oh, no, thanks, and you, would you like a line of speed?
-i'll think about that.


altra chicca della serata, un bell'attacco di panico come aperitivo prima di cena.

sabato 14 aprile 2012

e anche il capitolo steglitz è chiuso


rabbit sagte: - sei un facocero (du bist ein warzenschein)
der deutsche sagte: - mh?
rabbit sagte: - sei uno scimmione (du bist ein affe)
der deutsche sagte: - mmmh
dann ruft chiara an, wie ein süsses erwachen <3

mercoledì 11 aprile 2012

scivolo giù

ormai questo blog si è trasformato nel diario delle mie sfattonate.. che dire, certe sostanze sono entrate a far parte della mia vita parecchio tempo fa ma mi piace pensare che sia ancora tutto sotto controllo. so che detto così sembra l'ultimo delirio di un tossico ma ancora non sono a quel punto. non prendo LA droga. beh, credo che il fatto che scoppio ancora di salute sia un buon indice per affermare che non sono ancora allo stadio terminale. sono ancora una gran figa. non mi serve il medico, fumo poco, bevo meno, mangio ancora meno, ma quello per altre rotelle saltate tempo addietro. prima o poi, quando comincerò a sclerare di brutto deciderò di tornare a ri-regolare l'alimentazione. per adesso skinny bitch mood-on ahahah
mi sono anche rasata i capelli dietro e fatta l'hennè, tiè.
tornando al precedente discorso, per la gente che non si droga le differenze tra le varie polverine e pozioni sono abbastanza relative: leggere, pesanti, punto. pochi conoscono l'iridescente mondo degli oppiacei, degli anfetaminoidi, degli allucinogeni e degli effetti psicotropi che hanno su di noi.. pochi sanno che anche una piccola insignificante molecoluzza può fare la differenza tra legale ed illegale. è per questo che un diversa roba che prendo mi arriva direttamente a casa per posta, da internet. basta con la storia del vicolo buio dove ti aspetta un tipo losco e rovinato che comunica a sguardi e grugniti. prova subito! ordina in tutta comodità il tuo sballo personalizzato dal nostro sito! alla modica cifra di **,** ti arriverà a casa in 2-3 giorni lavorativi! una roba del genere.
e pensare che prima di venire a berlino la tekno non la cagavo proprio, ascoltavo solo punk e alta roba incazzata, di rave me ne facevo uno all'anno. mi ricordo che il mio amato dottore di agopuntura mi disse 'guarda, stai attenta che berlino è una città piena di droga' e io 'si-si' pensando <che bello!>

giovedì 22 marzo 2012

flashback

questo spezzone de 'il giardino delle vergini suicide' mi ha regalato un ricordo sepolto sotto strati di normalità, felicità, ecc. e cioè di quando mio padre mi buttò nell'immondizia tutti i manga che avevo collezionato per non so più che gravissima contravvenzione alle sue regole. ma io non mi sono mai vestita di bianco come la protagonista del film, nè ho mai avuto una camera rosa. per cui non mi sono mai rassegnata alle assurdità di mio padre. un par di volte c'è quasi riuscito a convincermi che ero io ad essere malata. ma per fortuna non del tutto. la stessa notte mentre tutti dormivano sono sgattaiolata fuori casa così come facevo per le mie uscite segrete e sono andata ai secchioni in fondo alla strada. in quello della carta c'erano tutti i miei amati fumetti. sono entrata dentro il cassonetto e li ho tirati fuori. i secchioni della carta mi sono sempre piaciuti perchè la carta non è sporca e puoi recuperare la roba, magari un po' bagnata per l'umidità. quindi ho raccolto il mio tesoro e sono andata a nasconderlo nel osto più remoto della mia stanza. il sacrificio è inutile

mercoledì 21 marzo 2012

lysergia

sant'antonio non è solo un santo, è anche mio fratello. è la mia scimmia sulla schiena e io sono la sua. è il tipo che diventa morbido e abbraccioso quando i miei sensi sono distorti. è una persona positiva, ne sa e mi fa morire quando parla in napoletano. siamo andati a sentire tantrix sabato, dopo che sono uscita dal lavoro, ossia verso le 4. alla fine è meglio arrivare tardi alle feste goa perchè i primi dj di solito non sono granchè. l'atmosfera era davvero carina, c'era della frutta a disposizione, dell'incenso che bruciava e una statua del Buddah con dei fiori intorno, oltre al classico deko fluo chiaramente. non ho capito bene cosa mi ha rifilato il santo ma mi sono fidata. dopo un po' che balliamo sento una scossa al pavimento forte come un terremoto, mi appoggio alla parete e la trovo morbida, poi torna tutto normale.. ricomincio a ballare ma le casse iniziano a gonfiarsi e intorno i colori si confondono e cambiano a loro piacimento. la cosa si fa interessante. poi smette. intorno a me la gente balla scalza e sciamanica persa nel suo viaggio personale. cerco il santo e ci confessiamo le visioni e le sensazioni, entrambi sentiamo roba cadere a terra e rompersi, le distorsioni si fanno sempre più acute e potenti e da li in poi ho solo sprazzi di ricordi in cui essenzialmente non riuscivo a fare le cose, per esempio andavo al bar per prendere una birra e finivo spappolata sul bancone a giocare coi flyer, andavo in bagno e mi mettevo a flippare con i disegni alle pareti, mi sedevo ed ero in contatto con la terra insomma è stato il mio primo viaggio lisergico e devo dire che è stato proprio divertente. magari perdere il contatto con se stessi in quel modo può spaventare perchè davvero non riuscivo più a fare quello che decidevo, ma non è stato brutto o pauroso, è stato solo strano, allucinante direi :) l'effetto sarà durato sulle due ore perchè fuori era ancora buio quando siamo tornati in noi ed è stato in quel momento che ho cominciato a sentirmi un po' a disagio, mi sembrava che la gente fosse ostile e che ci stesse provando con me. per fortuna avevo il mio fido proiettile pieno di triptamina. ne ho presa col santo e con un altro tipo che abbiamo incontrato nel cortile del locale. il tipo aveva bisogno di un paio di occhiali da sole perchè c'era effettivamente un botto di luce, specialmente per noi zombi dalle pupille grosse come piattini. ma gli occhiali che saggiamente mi ero ricordata di portare, erano nella mia borsa. e su questa impossibilità di spostarsi dal punto in cui i nostri piedi erano come incollati è nata la nostra amicizia. e il nostro matrimonio. è stato tutto molto serotoninico e divertente. la tryp è davvero la droga definitiva

polyamore

avevo conosciuto kostja a una festa goa sulla spree. la festa non era il massimo ma almeno c'era il chill out. mi ero seduta in un angolo e questo tipo mi aveva cominciato a parlare e toccare la schiena con le mani fredde. ne avevo proprio bisogno.. era in 2cb e andava al bagno ogni cinque minuti a riempire d'acqua una bottiglia.
ci siamo cambiati i numeri e rivisti una settimana dopo da lui. abitava in una wg gigante per persone con problemi vari. anche lui a quanto pare aveva qualche rotella fuori posto.
ad ogni modo ci facciamo una fumata d'oppio e il mio uso del tedesco va a farsi benedire.. la testa diventa leggera e i pensieri fluttuano per la stanza, il corpo si fa stanco ma continuiamo a capirci e a parlare di tutto. lui ha una ragazza con cui intende fare figli e invecchiare. insieme hanno deciso di non confinare la loro relazione all'interno della coppia ma di amare anche altre persone. io li capisco molto bene dato che col mio ex storico abbiamo provato a fare lo stesso, sfortunatamente senza successo. lei, lotty, sapeva già che avrei passato la notte da lui e ogni tanto si scambiavano sms sullo svolgimento della situazione. in qualche modo però la tipa non era del tutto rilassata e ci ho messo un po' a capire che stava solo lottando contro la gelosia e non voleva uccidermi o schiaffeggiarmi o solamente che lasciassi il suo fidanzato in pace. anzi a lei fregava relativamente di me, i problemi li aveva con se stessa che non si sentiva a suo agio. lui cercava di rassicurarla per telefono ma io ero la prima 'ospite' della coppia e lei non riusciva a non sentirsi sola. in ogni caso verso le 4 crolliamo senza nemmeno aver fatto gna-gna. qualcosa come 3 ore dopo il tipo mi sveglia infilandomi la lingua nell'orecchio. facciamo una colazione goana a letto a base di frutta e yogurt di soya quando la tipa chiama in lacrime dicendo che vuole stare con noi.
si presenta con due fiori in regalo tutta mortificata di disturbare. ovviamente non disturbava affatto anzi si adegua subito alla nostra tenuta adamitica e cominciamo a parlare del più e del meno sotto le coperte facendoci le coccole. quel che è seguito è stato molto bello ;)

venerdì 24 febbraio 2012

mardigras

cosa offre la casa, santo?
dunque abbiamo triptamina, chetamina, anfetamina, mescalina.

mini-raglietta di ketch in bagno e si ritorna dagli altri. la musica non è il massimo ma mi posiziono sottocassa e via con le danze. lentamente tutto comincia a confondersi, i riflessi rallentano e il casino aumenta. mi chiudo nel trip per evitare gli sguardi degli estranei sotto al palco che mi sembrano anche troppo interessati. gli altri ogni tanto vengono a vedere come è la situazione e alla fine se ne vanno perchè qualcuno stava male. rimango sola col santo e ci appiccichiamo fraternamente nel delirio del movimento. il santo approfitta della mia debole capacità di reagire per tocchicciarmi le tette con la scusa che sono morbidissima, cosa che continuerà a ripetere nei giorni a venire. non che mi dispiaccia ma non vorrei si facesse idee sbagliate, alla fine siamo fratelli!
mi concentro su un pezzo del placo che si solleva finchè mi cade qualcosa in testa e faccio per pulirmi con la maglietta di un tipo che però si incazza e mi spinge via. alla fine la confusione prende il sopravvento e non riesco quasi più a reggermi in piedi così andiamo a stenderci su un divanetto dove mi prende una sete tremenda ma rimango incastrata nella decisione di cosa bere finchè non rinuncio e decidiamo di tornare a casa. il guardaroba è pieno di gente e super claustrofobico, cosa che riesce addirittura a farmi sboccare nel cestino della carta. alla fine usciamo e raggiungiamo casa a piedi alla velocità di un chilometro all'ora. finalmente posso collassare sul letto.
la mattina dopo io e il santo ci facciamo una chiacchierata in sintonia, davanti a delle patatine fritte a forma di hello kitty e 4 tazze di chai per uno che riescono a malapena a farmi passare la sete del giorno prima. il sole splende e decidiamo di fare una passeggiata del dopo-botta. 
the end

martedì 21 febbraio 2012

poi dici uno bestemmia

stanotte mi sono svegliata solo 6 volte a intervalli di più o meno un'ora e mezza per pipì, sete, fame, cacca, ancora pipì vabè. mi sveglio, sembra il mio letto. guardo fuori... mäßiger Schneefall -.-"

domenica 12 febbraio 2012

compleanno intimo

dunque. anche se mio padre mi ha mandato gli auguri per i miei 21 anni, colorendo il messaggio skype con storie del tipo che ai suoi tempi a 21 anni si diventava maggiorenni, oggi ho festeggiato i miei 23 anni. vabè festeggiato è una parola grossa. diciamo che ho festeggiato nella mia testa.. mia madre mi consiglia invece di cominciare a pensare al testamento, e non sto scherzando. cioè so di avere uno stile di vita un po' sregolato, per usare un eufemismo, ma ora a tirarmela così, cristo!
è stato un compleanno molto intimo, cominciato ieri sera con una pizzata in addirittura 3 persone! io, viky e pippi, cosa che però ha avuto il risvolto positivo di poter farci utilizzare il comodissimo tavolino triangolare di quest'ultimo, il mio fratellino berlinese. malgrado la fucking neve la serata è proseguita con un tour per le varie feste di cui eravamo a conoscenza, invitata da amici vari. la prima è stata quella di baldazar, in una specie di casa occupata, dove abbiamo bevuto succo di banana allungato con succo multivitaminico. poi un festino tekno dove mi sono tenuta su con una bibita energetica evitando encomiabilmente qualsiasi tipo di droga ma parlando un casino con la gente che conoscevo. mi sono resa conto di far parte di un gruppo più o meno riconosciuto, gli italiani teknusi a berlino, in cui mi sento a mio agio come quando a grosseto uscivo in centro il sabato pomeriggio e salutavo tutti. ci ritroviamo sempre negli stessi posti, piccoli rifugi in questa città difficile. da li ci siamo spostati a una serata balkan dove ho conosciuto un punkettone scatenato con cui ho ballato e che mi ha invitato a vedere gli uk subs venerdì! è stato troppo tenero: mi ha detto che non poteva bere più neanche un goccio perchè in passato aveva bevuto così tanto che il suo fegato era collassato e i medici gli hanno detto che un altro sorso lo avrebbe stecchito; quindi l'ho invitato da me per un tè. dopo di che io e viky siamo andate a casa sua e ci siamo riscaldare i nostri freddi corpi sotto le coperte, accarezzandoci e dandoci i bacini. mi mancava quella sensazione inebriante di dolcezza mista a morbide curve e peli in bocca..
stamattina, ossia proprio il giorno del mio compleanno, siamo andate per mercatini innevati (pazze) e io ho comprato una maglietta rosa shocking con sopra un uomo con la faccia da tostapane. il povero magliettaro stava perdendo la sensibilità del proprio corpo pezzo per pezzo stando li a reggere il banchetto così gli portiamo un tè caldo compiendo la nostra buona azione giornaliera.
tornata a casa scopro che lasciare la mia data di nascita su fb ha avuto effetti esagerati, tipo 56 persone che non cago e non mi cagano praticamente mai mi avevano fatto gli auguri.. devo dire però che ce ne sono stati dei simpatici, gente che mi chiama 'disastro', 'schiacciata', dice che sono la persona più hard core che conosce, carini dai. l'anno scorso che non avevo pubblicato la data mi hanno scritto 7 persone :D

venerdì 10 febbraio 2012

born to..

blow job, pompino. lana del rey ha secondo il mio molesto e discutibile parere proprio una faccia da pompino. in ogni caso mi pare che questa canzone 'born to die' si adatti molto bene a me e dario, specialmente queste righe:

'..keep making me laugh,
let's go get high
the road is long, we carry on
try to have fun in the meantime,
come and take a walk on the wild side
let me kiss you hard in the pouring rain...'

blablabla.. 
born to die... 
eh si. ma appunto intanto divertiamoci.

lunedì 6 febbraio 2012

italian teknazza

sabato sera sono finita in un altro casino dei miei, che però per fortuna non ha avuto conseguenze gravissime. ero partita da casa già un po' sbronza di montenegro ma con questa neve del cavolo è facile ritrovarsi sobri solo per aver fatto un pezzo a piedi. incontro viky &co. al fischladen dove suonavano rock psichedelico e il vodka-mate si sprecava. poi vado a prendere dario, il tipo dei post sotto e ce ne andiamo alla festa dove raggiungiamo gli altri. l'xb, un centro sociale piccolissimo e strapieno, con 80% di italiani senza molte sorprese, come a qualsiasi serata con teknazza di qualità. lì tiro fuori il mio cartoccetto e assaggiamo finalmente quel che mi hanno spedito dall'inghilterra, un mix di a e b che insieme a litri e litri di birra e una bottarella di c mi comincia a far viaggiare come una pazza. questo non mi sembra il luogo appropriato per descrivere nei particolari le mie avventure psicoattive, mi limiterò a raccontare le cazzate che ho fatto. per esempio sono andata a parlare con chiara, una che mi aveva baciato tempo addietro ma che poi mi ha totalmente ignorato. e con chi vado a lamentarmi che la tipa non mi caga? con dario ovviamente! e non solo: a mala pena gli rivolgo la parola per il resto della festa, ballo tutto il tempo da sola e non mi preoccupo affatto che la roba non gli abbia fatto effetto. in pratica era sano. io invece andavo a tremila e non me ne fregava un cazzo. non ho la minima di quando ci abbiano buttato fuori dall'xb, ma era giorno e come una piccola carovana di fattoni ci dirigiamo in massa al kili, dove troviamo un'altra festa con musica da paura. nel tragitto ho bevuto caffè, continuato a misconoscere dario che invece mi seguiva come un cagnolino (e che palle) e visto nebbia, tanta nebbia, invisibile agli altri.
al kili incontro ancora altri amici, sono al settimo cielo e ballo come una matta, con dario che ogni tot veniva da me e mi faceva 'guarda se ti va possiamo andare a fare after a casa così stiamo un po' insieme' ma ovviamente non c'erano cazzi quindi finalmente dopo due tre volte che mi diceva che andava pensando che l'avrei seguito, se ne va davvero lasciandomi nel mio mondo psicotropo. alla chiusura del posto un benedetto tedesco mi aiuta a ritrovare giacca e felpa che mi ero convinta di aver perso nel buio e con vero e altra gente ci buttiamo a fare after a casa del dj della serata, dove collassiamo tutti allegramente un po' ovunque finchè viky non mi chiama che era andata in crisi. quindi con immenso sforzo la vado a trovare e consolare e solo alle 9 di sera riesco a raggiungere il mio letto dove mi schianto in tenuta invernale, termosifone acceso e doppio piumino.
forse è il caso di chiamare dario e chiedergli scusa...

venerdì 3 febbraio 2012

ancora amleto

eccoti qui: conosciuto a un compleanno abbastanza noioso, appena arrivato in città, da solo e con qualche mezzo progetto di lavoro. viso dolce, sguardo un po' triste, fisico da statua greca. passo metà della festa cercando di capire di che colore hai gli occhi, grazie a dio non azzurri, cosa che mi avrebbe causato una cotta istantanea, e l'altra metà a capire dov'è il trucco. ci scambiamo contatti per astratti piani di trovarti una sistemazione migliore della camerata da 8 nell'ostello dove sei approdato e va a finire che ti ritrovo a russare saporitamente nel mio letto con aria serafica.
ok, non corriamo troppo, non si è trasferito da me a è da una settimana che riesco a farmi incastrare ogni giorno con una scusa diversa: trovare casa, comprare giacca, cercare palestra e dai, per ringraziarti ti cucino una bella cenetta vegetariana (si, è pure cuoco). d'altra parte sono in uno di quei momenti in cui ti sei licenziato ma ti mancano ancora due settimane di lavoro, delle quali ti importa meno di niente quindi procrastino sconsideratamente impegni più seri per stare dietro a lui e alle sue necessità.
non ce la faccio ad essere diffidente quanto basta per non lasciarmi trascinare ma capisco di essere un'idiota a lanciarmi così avventatamente in questa cosa. questo suo atteggiamento da principe azzurro, super appassionato, dolce, premuroso, quando ci conosciamo solo da una settimana, è molto sospetto. totalmente fuori tempistica; il che può voler dire due cose: o ho incontrato il Grande Amore o mi sto prendendo la Grande Fregatura.

giovedì 2 febbraio 2012

dilemma amletico

non capisco se un po' mi vuoi bene o per te sono solo una che te la da.. a parte quella barbetta durissima con cui mi hai scorticato il mento sono poche le cose di te che mi hanno lasciato il segno.. non è vero, faccio troppo la sostenuta. non capisco se mi stai fottendo. facile fregarsene da ubriachi. e per dio possibile che sono sempre attratta dalle cose che mi incastrano il cervello?