venerdì 24 febbraio 2012

mardigras

cosa offre la casa, santo?
dunque abbiamo triptamina, chetamina, anfetamina, mescalina.

mini-raglietta di ketch in bagno e si ritorna dagli altri. la musica non è il massimo ma mi posiziono sottocassa e via con le danze. lentamente tutto comincia a confondersi, i riflessi rallentano e il casino aumenta. mi chiudo nel trip per evitare gli sguardi degli estranei sotto al palco che mi sembrano anche troppo interessati. gli altri ogni tanto vengono a vedere come è la situazione e alla fine se ne vanno perchè qualcuno stava male. rimango sola col santo e ci appiccichiamo fraternamente nel delirio del movimento. il santo approfitta della mia debole capacità di reagire per tocchicciarmi le tette con la scusa che sono morbidissima, cosa che continuerà a ripetere nei giorni a venire. non che mi dispiaccia ma non vorrei si facesse idee sbagliate, alla fine siamo fratelli!
mi concentro su un pezzo del placo che si solleva finchè mi cade qualcosa in testa e faccio per pulirmi con la maglietta di un tipo che però si incazza e mi spinge via. alla fine la confusione prende il sopravvento e non riesco quasi più a reggermi in piedi così andiamo a stenderci su un divanetto dove mi prende una sete tremenda ma rimango incastrata nella decisione di cosa bere finchè non rinuncio e decidiamo di tornare a casa. il guardaroba è pieno di gente e super claustrofobico, cosa che riesce addirittura a farmi sboccare nel cestino della carta. alla fine usciamo e raggiungiamo casa a piedi alla velocità di un chilometro all'ora. finalmente posso collassare sul letto.
la mattina dopo io e il santo ci facciamo una chiacchierata in sintonia, davanti a delle patatine fritte a forma di hello kitty e 4 tazze di chai per uno che riescono a malapena a farmi passare la sete del giorno prima. il sole splende e decidiamo di fare una passeggiata del dopo-botta. 
the end

martedì 21 febbraio 2012

poi dici uno bestemmia

stanotte mi sono svegliata solo 6 volte a intervalli di più o meno un'ora e mezza per pipì, sete, fame, cacca, ancora pipì vabè. mi sveglio, sembra il mio letto. guardo fuori... mäßiger Schneefall -.-"

domenica 12 febbraio 2012

compleanno intimo

dunque. anche se mio padre mi ha mandato gli auguri per i miei 21 anni, colorendo il messaggio skype con storie del tipo che ai suoi tempi a 21 anni si diventava maggiorenni, oggi ho festeggiato i miei 23 anni. vabè festeggiato è una parola grossa. diciamo che ho festeggiato nella mia testa.. mia madre mi consiglia invece di cominciare a pensare al testamento, e non sto scherzando. cioè so di avere uno stile di vita un po' sregolato, per usare un eufemismo, ma ora a tirarmela così, cristo!
è stato un compleanno molto intimo, cominciato ieri sera con una pizzata in addirittura 3 persone! io, viky e pippi, cosa che però ha avuto il risvolto positivo di poter farci utilizzare il comodissimo tavolino triangolare di quest'ultimo, il mio fratellino berlinese. malgrado la fucking neve la serata è proseguita con un tour per le varie feste di cui eravamo a conoscenza, invitata da amici vari. la prima è stata quella di baldazar, in una specie di casa occupata, dove abbiamo bevuto succo di banana allungato con succo multivitaminico. poi un festino tekno dove mi sono tenuta su con una bibita energetica evitando encomiabilmente qualsiasi tipo di droga ma parlando un casino con la gente che conoscevo. mi sono resa conto di far parte di un gruppo più o meno riconosciuto, gli italiani teknusi a berlino, in cui mi sento a mio agio come quando a grosseto uscivo in centro il sabato pomeriggio e salutavo tutti. ci ritroviamo sempre negli stessi posti, piccoli rifugi in questa città difficile. da li ci siamo spostati a una serata balkan dove ho conosciuto un punkettone scatenato con cui ho ballato e che mi ha invitato a vedere gli uk subs venerdì! è stato troppo tenero: mi ha detto che non poteva bere più neanche un goccio perchè in passato aveva bevuto così tanto che il suo fegato era collassato e i medici gli hanno detto che un altro sorso lo avrebbe stecchito; quindi l'ho invitato da me per un tè. dopo di che io e viky siamo andate a casa sua e ci siamo riscaldare i nostri freddi corpi sotto le coperte, accarezzandoci e dandoci i bacini. mi mancava quella sensazione inebriante di dolcezza mista a morbide curve e peli in bocca..
stamattina, ossia proprio il giorno del mio compleanno, siamo andate per mercatini innevati (pazze) e io ho comprato una maglietta rosa shocking con sopra un uomo con la faccia da tostapane. il povero magliettaro stava perdendo la sensibilità del proprio corpo pezzo per pezzo stando li a reggere il banchetto così gli portiamo un tè caldo compiendo la nostra buona azione giornaliera.
tornata a casa scopro che lasciare la mia data di nascita su fb ha avuto effetti esagerati, tipo 56 persone che non cago e non mi cagano praticamente mai mi avevano fatto gli auguri.. devo dire però che ce ne sono stati dei simpatici, gente che mi chiama 'disastro', 'schiacciata', dice che sono la persona più hard core che conosce, carini dai. l'anno scorso che non avevo pubblicato la data mi hanno scritto 7 persone :D

venerdì 10 febbraio 2012

born to..

blow job, pompino. lana del rey ha secondo il mio molesto e discutibile parere proprio una faccia da pompino. in ogni caso mi pare che questa canzone 'born to die' si adatti molto bene a me e dario, specialmente queste righe:

'..keep making me laugh,
let's go get high
the road is long, we carry on
try to have fun in the meantime,
come and take a walk on the wild side
let me kiss you hard in the pouring rain...'

blablabla.. 
born to die... 
eh si. ma appunto intanto divertiamoci.

lunedì 6 febbraio 2012

italian teknazza

sabato sera sono finita in un altro casino dei miei, che però per fortuna non ha avuto conseguenze gravissime. ero partita da casa già un po' sbronza di montenegro ma con questa neve del cavolo è facile ritrovarsi sobri solo per aver fatto un pezzo a piedi. incontro viky &co. al fischladen dove suonavano rock psichedelico e il vodka-mate si sprecava. poi vado a prendere dario, il tipo dei post sotto e ce ne andiamo alla festa dove raggiungiamo gli altri. l'xb, un centro sociale piccolissimo e strapieno, con 80% di italiani senza molte sorprese, come a qualsiasi serata con teknazza di qualità. lì tiro fuori il mio cartoccetto e assaggiamo finalmente quel che mi hanno spedito dall'inghilterra, un mix di a e b che insieme a litri e litri di birra e una bottarella di c mi comincia a far viaggiare come una pazza. questo non mi sembra il luogo appropriato per descrivere nei particolari le mie avventure psicoattive, mi limiterò a raccontare le cazzate che ho fatto. per esempio sono andata a parlare con chiara, una che mi aveva baciato tempo addietro ma che poi mi ha totalmente ignorato. e con chi vado a lamentarmi che la tipa non mi caga? con dario ovviamente! e non solo: a mala pena gli rivolgo la parola per il resto della festa, ballo tutto il tempo da sola e non mi preoccupo affatto che la roba non gli abbia fatto effetto. in pratica era sano. io invece andavo a tremila e non me ne fregava un cazzo. non ho la minima di quando ci abbiano buttato fuori dall'xb, ma era giorno e come una piccola carovana di fattoni ci dirigiamo in massa al kili, dove troviamo un'altra festa con musica da paura. nel tragitto ho bevuto caffè, continuato a misconoscere dario che invece mi seguiva come un cagnolino (e che palle) e visto nebbia, tanta nebbia, invisibile agli altri.
al kili incontro ancora altri amici, sono al settimo cielo e ballo come una matta, con dario che ogni tot veniva da me e mi faceva 'guarda se ti va possiamo andare a fare after a casa così stiamo un po' insieme' ma ovviamente non c'erano cazzi quindi finalmente dopo due tre volte che mi diceva che andava pensando che l'avrei seguito, se ne va davvero lasciandomi nel mio mondo psicotropo. alla chiusura del posto un benedetto tedesco mi aiuta a ritrovare giacca e felpa che mi ero convinta di aver perso nel buio e con vero e altra gente ci buttiamo a fare after a casa del dj della serata, dove collassiamo tutti allegramente un po' ovunque finchè viky non mi chiama che era andata in crisi. quindi con immenso sforzo la vado a trovare e consolare e solo alle 9 di sera riesco a raggiungere il mio letto dove mi schianto in tenuta invernale, termosifone acceso e doppio piumino.
forse è il caso di chiamare dario e chiedergli scusa...

venerdì 3 febbraio 2012

ancora amleto

eccoti qui: conosciuto a un compleanno abbastanza noioso, appena arrivato in città, da solo e con qualche mezzo progetto di lavoro. viso dolce, sguardo un po' triste, fisico da statua greca. passo metà della festa cercando di capire di che colore hai gli occhi, grazie a dio non azzurri, cosa che mi avrebbe causato una cotta istantanea, e l'altra metà a capire dov'è il trucco. ci scambiamo contatti per astratti piani di trovarti una sistemazione migliore della camerata da 8 nell'ostello dove sei approdato e va a finire che ti ritrovo a russare saporitamente nel mio letto con aria serafica.
ok, non corriamo troppo, non si è trasferito da me a è da una settimana che riesco a farmi incastrare ogni giorno con una scusa diversa: trovare casa, comprare giacca, cercare palestra e dai, per ringraziarti ti cucino una bella cenetta vegetariana (si, è pure cuoco). d'altra parte sono in uno di quei momenti in cui ti sei licenziato ma ti mancano ancora due settimane di lavoro, delle quali ti importa meno di niente quindi procrastino sconsideratamente impegni più seri per stare dietro a lui e alle sue necessità.
non ce la faccio ad essere diffidente quanto basta per non lasciarmi trascinare ma capisco di essere un'idiota a lanciarmi così avventatamente in questa cosa. questo suo atteggiamento da principe azzurro, super appassionato, dolce, premuroso, quando ci conosciamo solo da una settimana, è molto sospetto. totalmente fuori tempistica; il che può voler dire due cose: o ho incontrato il Grande Amore o mi sto prendendo la Grande Fregatura.

giovedì 2 febbraio 2012

dilemma amletico

non capisco se un po' mi vuoi bene o per te sono solo una che te la da.. a parte quella barbetta durissima con cui mi hai scorticato il mento sono poche le cose di te che mi hanno lasciato il segno.. non è vero, faccio troppo la sostenuta. non capisco se mi stai fottendo. facile fregarsene da ubriachi. e per dio possibile che sono sempre attratta dalle cose che mi incastrano il cervello?