martedì 15 maggio 2012

grosseto city

per la prima volta mi sono sentita in vacanza e tutto è stato bello. l'idea di tornare si è insinuata automaticamente tra i miei pensieri che invece hanno cercato per tutto il tempo di contrastarla. 
sono andata a correre il primo giorno e l'aria era tiepida e profumava di grano. il cielo verde acqua, mai visto un cielo così. di sera il venticello era dolce, di giorno il caldo colava su tutto e il sole bruciava afoso. tutto aveva un'aria vagamente coloniale durante i miei giri in bici senza meta. mamma si era presa le ferie ed è stata un sacco con me. sono andata al mare e a pattinare, sono stata al bar di paese ed altre cose che si fanno solo in vacanza. 
poi ho perso l'aereo. 
poi ho preso il successivo 
e la vacanza è finita.

domenica 6 maggio 2012

attenzione: pensieri che non c'entrano un cazzo

io non sono una a cui piace prendersi una birra tre-quattro sere a settimana in un'uscita tra amici, non posso permettermelo. figuriamoci un'ubriacatura come si deve in un locale. 
diciamo che sono rimasta alle sbronze stile scuola superiore: discount + superalcol + coca/fanta/similari = delirio. adesso per esempio me ne servirebbe una. ho bisogno di stare fuori completamente, di non capire più niente, di fare stronzate e magari anche pentirmene, chiedere scusa, fare qualsiasi cazzo di cosa, basta con questa calma piatta diosanto. voglio l'infermo e il paradiso, e invece sono confinata in questa merda di limbo fangoso. 

la storia con cecile mi sta asciugando. a dire il vero mi diverto con lei solo quando andiamo al bar a bere. e non ho più soldi per bere.
sei noiosa se non bevo. non parliamo di niente, non hai mai uno straccio di problema. o se ne hai non me ne parli. ti va sempre tutto bene tra il lavoro, il tuo appartamento e gli amici che non hai. sicuramente anche la storia della lingua è una barriera, mi dispiace di tirarti tutta sta merda addosso, magari è anche colpa mia, alla fine forse è meglio essere positivi, magari è anche colpa cazzo mia ma mi pare tutta una pantomima.. non c'è proprio movimento anche se la storia è all'inizio. la cosa più divertente che abbiamo fatto è stata andare al mercato e cucinarci qualcosa. 
mi piace la tua pelle liscia e che sei piccola come una palletta, certo. fico il fatto che parliamo in tedesco, innegabile. ma non basta per scopare. proprio no. non scatta un cazzo.

sto avendo una crisi proprio adesso mentre scrivo. mi piace stare male da piangere perchè penso a tante cose, riesco a prendere delle decisioni. è un punto di rottura quando la tensione diventa troppo forte.

e poi mi sembra di starci sempre per la gente quando ha bisogno di me ma quando io sto di merda non so proprio come chiedere aiuto e alla fine mi comporto come se niente fosse e continuo come se niente fosse.

checcarina la mia coinquilina mi ha offerto vino, sigarette e una faccia sorridente con cui parlare!

mi sento dottor jeckyl e mister merda
sento l'ansia e la calma mischiarsi nel mio cervello come due liquidi di diverso colore.

vado a fare la valigia va, domani vado in italia