lunedì 6 febbraio 2012

italian teknazza

sabato sera sono finita in un altro casino dei miei, che però per fortuna non ha avuto conseguenze gravissime. ero partita da casa già un po' sbronza di montenegro ma con questa neve del cavolo è facile ritrovarsi sobri solo per aver fatto un pezzo a piedi. incontro viky &co. al fischladen dove suonavano rock psichedelico e il vodka-mate si sprecava. poi vado a prendere dario, il tipo dei post sotto e ce ne andiamo alla festa dove raggiungiamo gli altri. l'xb, un centro sociale piccolissimo e strapieno, con 80% di italiani senza molte sorprese, come a qualsiasi serata con teknazza di qualità. lì tiro fuori il mio cartoccetto e assaggiamo finalmente quel che mi hanno spedito dall'inghilterra, un mix di a e b che insieme a litri e litri di birra e una bottarella di c mi comincia a far viaggiare come una pazza. questo non mi sembra il luogo appropriato per descrivere nei particolari le mie avventure psicoattive, mi limiterò a raccontare le cazzate che ho fatto. per esempio sono andata a parlare con chiara, una che mi aveva baciato tempo addietro ma che poi mi ha totalmente ignorato. e con chi vado a lamentarmi che la tipa non mi caga? con dario ovviamente! e non solo: a mala pena gli rivolgo la parola per il resto della festa, ballo tutto il tempo da sola e non mi preoccupo affatto che la roba non gli abbia fatto effetto. in pratica era sano. io invece andavo a tremila e non me ne fregava un cazzo. non ho la minima di quando ci abbiano buttato fuori dall'xb, ma era giorno e come una piccola carovana di fattoni ci dirigiamo in massa al kili, dove troviamo un'altra festa con musica da paura. nel tragitto ho bevuto caffè, continuato a misconoscere dario che invece mi seguiva come un cagnolino (e che palle) e visto nebbia, tanta nebbia, invisibile agli altri.
al kili incontro ancora altri amici, sono al settimo cielo e ballo come una matta, con dario che ogni tot veniva da me e mi faceva 'guarda se ti va possiamo andare a fare after a casa così stiamo un po' insieme' ma ovviamente non c'erano cazzi quindi finalmente dopo due tre volte che mi diceva che andava pensando che l'avrei seguito, se ne va davvero lasciandomi nel mio mondo psicotropo. alla chiusura del posto un benedetto tedesco mi aiuta a ritrovare giacca e felpa che mi ero convinta di aver perso nel buio e con vero e altra gente ci buttiamo a fare after a casa del dj della serata, dove collassiamo tutti allegramente un po' ovunque finchè viky non mi chiama che era andata in crisi. quindi con immenso sforzo la vado a trovare e consolare e solo alle 9 di sera riesco a raggiungere il mio letto dove mi schianto in tenuta invernale, termosifone acceso e doppio piumino.
forse è il caso di chiamare dario e chiedergli scusa...

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