mercoledì 21 marzo 2012

lysergia

sant'antonio non è solo un santo, è anche mio fratello. è la mia scimmia sulla schiena e io sono la sua. è il tipo che diventa morbido e abbraccioso quando i miei sensi sono distorti. è una persona positiva, ne sa e mi fa morire quando parla in napoletano. siamo andati a sentire tantrix sabato, dopo che sono uscita dal lavoro, ossia verso le 4. alla fine è meglio arrivare tardi alle feste goa perchè i primi dj di solito non sono granchè. l'atmosfera era davvero carina, c'era della frutta a disposizione, dell'incenso che bruciava e una statua del Buddah con dei fiori intorno, oltre al classico deko fluo chiaramente. non ho capito bene cosa mi ha rifilato il santo ma mi sono fidata. dopo un po' che balliamo sento una scossa al pavimento forte come un terremoto, mi appoggio alla parete e la trovo morbida, poi torna tutto normale.. ricomincio a ballare ma le casse iniziano a gonfiarsi e intorno i colori si confondono e cambiano a loro piacimento. la cosa si fa interessante. poi smette. intorno a me la gente balla scalza e sciamanica persa nel suo viaggio personale. cerco il santo e ci confessiamo le visioni e le sensazioni, entrambi sentiamo roba cadere a terra e rompersi, le distorsioni si fanno sempre più acute e potenti e da li in poi ho solo sprazzi di ricordi in cui essenzialmente non riuscivo a fare le cose, per esempio andavo al bar per prendere una birra e finivo spappolata sul bancone a giocare coi flyer, andavo in bagno e mi mettevo a flippare con i disegni alle pareti, mi sedevo ed ero in contatto con la terra insomma è stato il mio primo viaggio lisergico e devo dire che è stato proprio divertente. magari perdere il contatto con se stessi in quel modo può spaventare perchè davvero non riuscivo più a fare quello che decidevo, ma non è stato brutto o pauroso, è stato solo strano, allucinante direi :) l'effetto sarà durato sulle due ore perchè fuori era ancora buio quando siamo tornati in noi ed è stato in quel momento che ho cominciato a sentirmi un po' a disagio, mi sembrava che la gente fosse ostile e che ci stesse provando con me. per fortuna avevo il mio fido proiettile pieno di triptamina. ne ho presa col santo e con un altro tipo che abbiamo incontrato nel cortile del locale. il tipo aveva bisogno di un paio di occhiali da sole perchè c'era effettivamente un botto di luce, specialmente per noi zombi dalle pupille grosse come piattini. ma gli occhiali che saggiamente mi ero ricordata di portare, erano nella mia borsa. e su questa impossibilità di spostarsi dal punto in cui i nostri piedi erano come incollati è nata la nostra amicizia. e il nostro matrimonio. è stato tutto molto serotoninico e divertente. la tryp è davvero la droga definitiva

Nessun commento:

Posta un commento